Sensazionalità (2007-2008)

ConTatto

Far "assaporare" ai giovanissimi la bellezza del pregare attraverso il tatto, un senso che spesso diamo per scontato e di cui forse a volte sottovalutiamo la potenza perché siamo più concentrati su vista e udito. Attraverso il contatto fisico riusciamo, infatti, a veicolare le emozioni, le sensazioni, i sentimenti... Perché allora non provare anche con la preghiera?

Vedere l'invisibile

Il vedere e l'essere visti sono un'esperienza molto vicina al mondo dei giovanissimi. I giovanissimi, infatti sono molto curiosi, sentono forte l'esigenza di capire le cose, di vedere, di avere le prove. Ma anche l'essere visti interessa molto i giovanissimi. La nostra è la società dell'immagine, delle sfilate, delle "vasche in centro per essere notati". In ambito spirituale, poi ci chiediamo spesso come fare per "vedere Dio".

Come brezza leggera

Far soffermare i giovanissimi sulla differenza che esiste tra il "sentire" e l'"ascoltare" e in particolare sull'importanza di ascoltare il silenzio. Ascoltare può anche diventare un'esperienza interiore perché andando oltre le parole si ascoltano anche le emozioni e i pensieri; l'ascolto di quanto risiede nella parte più intima di noi è il primo passo per mettersi in contatto con Dio.