Relazioni
Tu sei qui
Gesù fece finta di continuare il viaggio...
E’ possibile collegare l’uso dei nuovi media con la fede? Come gestire il nuovo senso di prossimità e amicizia introdotto dalla mediazione elettronica? Parlare di reale e virtuale è ancora possibile? Affronteremo queste domande attuali non per dare risposte ma per tracciare percorsi all’interno dei quali ciascuno possa intraprendere un cammino di competenza e di formazione alla fede.
Bulli e pupi
Negli episodi di bullismo che si verificano a scuola o nei quartieri, i giovanissimi possono ricoprire ruoli diversi: il bullo, l’aiutante, il sostenitore, la vittima, lo spettatore indifferente e lo spettatore pauroso. L’obiettivo è far riflettere i giovanissimi sul fatto che nelle vittime di bullismo c’è Gesù sofferente che chiede di essere aiutato.
Very Beautiful
Favorire nel giovanissimo la presa di coscienza della bellezza che è presente nella propria vita, scoprendosi in prima persona strumento di tale bellezza nelle relazioni autentiche con gli altri e nel donarsi.
Riscoprire la bellezza di Gesù come bellezza di credere in colui che si è fatto uomo con noi.
Ognuno è strano a modo suo
Rendere consapevole il giovanissimo di quelle situazioni in cui un membro del gruppo ‘Issimi (o dei gruppi di cui fa parte) viene escluso o etichettato come "strano".
Mettere a fuoco quali sono i passaggi per cui non si vede più una persona come "strana", tanto più che in tutti ci sono elementi di "stranezza".
L'avevo detto io!...O no?
Come utilizzano i giovanissimi la parola per comunicare? È difficile esprimere con verità i propri pensieri e le proprie emozioni profonde; è facile scadere nella superficialità, nelle imprecazioni ed a volte nel turpiloquio.
Nessun uomo è un'isola
Far riflettere i giovanissimi sul fatto che molti loro coetanei vivono il disagio della solitudine e dell'essere messi ai margini. Vivere la fraternità in questo caso è accorgersi di chi lancia silenziose richieste d'aiuto e avere il coraggio e la forza di non stare a guardare.
"Ho creduto anche quando dicevo, Sono troppo infelice" (Salmo 116)
Prendere consapevolezza che la sofferenza è un'esperienza umana e non può essere ignorata. Imparare che l'esperienza del dolore e del male, fisico o emotivo che sia, può essere vissuta trovandovi un senso profondo.
Essere in pace per vivere in pace
Uno è in pace con se stesso quando si sente "amato"; bisogna fare un percorso interiore prima di vivere un atteggiamento di pace con gli altri. AMARE ED ESSERE AMATI può portare ad un atteggiamento positivo nei confronti di tutto e di tutti. Aiutare il giovanissimo a riconoscere come e quando siamo stati amati, dai nostri genitori prima e da tutti coloro che abbiamo incontrato nel cammino della vita e che ci hanno trasmesso amore successivamente.
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci"
Capire che la pace non è un'idea astratta, ma è frutto di comportamenti personali consapevoli. Ciascun ragazzo è chiamato a costruire concretamente ogni giorno la pace.
A spasso per il mondo
Far sperimentare ai ragazzi il gusto dell'incontro con altre culture, attraverso la scoperta degli aspetti più particolari e vivaci di altre razze ed etnie, e aiutarli a prendere consapevolezza delle modalità di scambio con i "nuovi componenti" della nostra società, in un clima di pace e convivenza fraterna.
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