Schedeffe 2.0
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Politichiamo
Riflettiamo sul significato primitivo della parola politica: collaborazione, partecipazione, e dono dei propri talenti a favore del bene comune. È giunto il momento di vedere con occhi diversi questo aspetto del vivere sociale e provare per esso quell'amore (interesse) oggi perduto.
Legalmente
Il valore della legalità non è legato solamente a fatti o situazioni di cui i giovanissimi sentono parlare al telegiornale (criminalità, raggiri economici, …) ma ha un riferimento importante e continuo alla loro vita di tutti i giorni.
Mettersi ai piedi
Mettersi al servizio degli altri parte dal "sedersi ai loro piedi"; scoprirsi persone umili che sanno donarsi con uno stile diverso, partendo dal piccolo gesto senza averne un ritorno, fino allo spendersi in grande per la comunità.
Non di solo pane vive l'uomo
Qual è il rapporto dei giovanissimi col cibo e i criteri con cui scelgono cosa e come mangiare? Sperimentiamo il gusto per i cibi genuini e fatti in casa e riflettiamo sulle cause dei disturbi del comportamento alimentare (DCA). Gesù si offre a noi come cibo quotidiano che porta ad una vita piena.
Il giorno di dolore che uno ha
Perché esiste il dolore? Riflettiamo su come anche nella sofferenza, nel dolore e si possa incontrare e credere in gesù e sul fatto che lo stesso Gesù ha affrontato la sofferenza più grande, la morte.
L'avevo detto io!...O no?
Come utilizzano i giovanissimi la parola per comunicare? È difficile esprimere con verità i propri pensieri e le proprie emozioni profonde; è facile scadere nella superficialità, nelle imprecazioni ed a volte nel turpiloquio.
CambiaMenti
Avvicinare i giovanissimi al mondo della disabilità facendo capire che ciascuno di noi può trovarsi in una situazione di handicap. Ampliare le conoscenze e la sensibilità in merito alla disabilità.
Critica-mente
Le sollecitazioni che vengono dall'esterno (in particolare tv, pubblicità, massmedia, internet) non vanno ricevute passivamente. Sviluppiamo un nostro pensiero critico.
"Io Kamal, tu Kamal, tutti Kamal?"
L'immigrazione non è soltanto un fenomeno dell'italia degli anni duemila: la storia conosce da sempre, in epoche e luoghi diversi, lo spostamento di etnie e popolazioni, ogni volta con gli stessi preconcetti e pregiudizi. Essi possono essere evitati solo conoscendo a fondo questa realtà e aprendoci al dialogo con chi la vive.